La capacità di adattamento, la flessibilità e la resilienza sono tre caratteristiche proprie dell’uomo, delle piante, degli animali, di tutti gli esseri in grado di far fronte a profondi cambiamenti delle condizioni in cui vivono.
Noi tendiamo a pensare che questi siano avvenuti in epoche lontanissime da noi, ma in realtà non è così e lo dimostrano, proprio in questi ultimi anni, le condizioni climatiche, il caldo anomalo e, ultimamente, la mancanza di acqua, con tutte le problematiche legate al mantenimento delle coltivazioni, indispensabili per la nostra salute e per l’economia. La siccità, infatti, – di cui abbiamo già parlato anche nei nostri post sui social- non è più un problema di Paesi lontani, ma una realtà che ci tocca da vicino, purtroppo. Di conseguenza, è indispensabile affinare tecniche di coltivazione che garantiscano un buon raccolto con un uso minimo di acqua. L’ adattamento per l’appunto, è necessario e in questo caso significa coltivare in maniera diversa, rivoluzionando il modo di lavorare la terra. E anche di nutrirla.
Se pensiamo a un orto, oggi, la prima cosa che ci viene in mente è la problematica dell’irrigazione quando si va in vacanza. Tendiamo ad associare il raccolto a lunghe ed abbondanti innaffiature o alle piogge che, in teoria, dovrebbero periodicamente esserci. In realtà ci sono delle alternative valide, fortunatamente. Si tratta solo di scoprirle, o farle tornare in mente qualora se ne sia già sentito parlare.
Ad esempio, c’è l’aridocoltura, un metodo, anzi, una filosofia che si basa su un principio tanto semplice quanto rivoluzionario: bisogna insegnare alle piante che devono cercare l’acqua sotto alle loro radici e non aspettarla da sopra! Non si tratta di una tecnica nuova, viene usata soprattutto nelle zone del pianeta che sono desertiche o a rischio desertificazione ed oggi è più che mai attuale anche alle nostre latitudini.
Non potendo innaffiare con regolarità, vista la carenza d’acqua, è necessario sfruttare l’acqua presente naturalmente nel terreno. Ovviamente questo paradigma ha senso solo se abbinato ad una corretta gestione della terra stessa. Gli accorgimenti più efficaci, infatti, sono quelli che interessano il suolo, più che la pianta in sé. Grazie ad una lavorazione attenta del terreno si ottengono i risultati migliori: le radici hanno più spazio per svilupparsi con un terreno smosso, arato e morbido che facilita l’immagazzinamento nel sottosuolo dell’acqua, l’evaporazione della quale si riduce sensibilmente quando si difende la pianta da sole e vento e si copre il suolo con materiale organico, come ad esempio, la paglia.
Un altro intervento importante è quello dell’arricchimento del terreno: l’aridocultura parte dal principio che è più importante nutrire la terra che la pianta. Concimazioni regolari, effettuate con microorganismi e ammendanti che non contengono prodotti chimici, possono aumentare la capacità del terreno di trattenere l’acqua per cederla poi alle radici presenti. Il nostro esclusivo e innovativo essiccatore di rifiuti organici SmartCara vi permette di trasformare in poco tempo i rifiuti organici della vostra cucina in un composto ricco proprio di quei nutrienti che renderanno fertile la terra del vostro orto, perché sarà ricca di humus, dal quale le piante traggono nutrimento. In tantissimi avete ordinato il sacchettino campione che vi arriverà a breve, e potrete testare in un piccolo spazio la differenza concreta che questo nutriente darà alla vostra terra.
State immaginando di rivoluzionare il vostro orticello già da domani? Vi vedete intenti, dalle prime ore dell’alba, a dissodare il terreno intorno ai vostri filari di pomodori cuore di bue, rompendo con un sarchiatore quella crosta dura che impedisce un corretto scambio idrico tra terra e aria? Avete già googolato “frangizolle manuale” per capire come funziona?
Prima di procedere, avete bisogno di un’altra informazione importante: non tutte le piante sono adatte all’aridocoltura! La scelta incide infatti sensibilmente sul risultato. Inoltre, per sfruttare al massimo l’acqua presente nel sottosuolo per le piante dell’orto, è indispensabile tenere sotto controllo le cosiddette infestanti, che hanno una crescita velocissima e bevono molto, sottraendo acqua e nutrimento all’orto stesso.
Per l’aridocoltura sono indicati ortaggi con foglie piccole, per limitare la dispersone di acqua, mentre si sconsigliano i rampicanti o ricadenti e quelle varietà che hanno radici uniche e molto spesse.
Frumento duro, orzo e avena, ceci fave e lenticchie, oltre a spinaci, patate e cipolle sono le piante più adatte e resistenti; tra gli alberi da frutto, vite e ulivo. Anche la scelta della stagione di coltivazione è importante, così come è caldamente consigliata la rotazione delle colture in modo da non impoverire il terreno. I più esperti alternano la coltivazione di ortaggi alla coltivazione di leguminose, che sono degli ottimi concimi per il terreno, e lo stallatico che però non è semplice da trovare. Anche in questo caso, Smartcara viene in aiuto, con la produzione di un residuo essiccato stabile, igienico e facilmente conservabile in un luogo asciutto, per la concimazione delle vostre piantine preferite.
Il nostro consiglio? È quello di provare con una piccola aiuola, scegliendo con cura gli ortaggi e approfondendo i temi della preparazione del terreno e della disposizione delle piantine. Per quanto riguarda, invece, SmartCara, dovete sapere che i suoi vantaggi non sono legati soltanto all’orto e alla concimazione naturale della terra, ma vi viene in aiuto anche per eliminare il cattivo odore dell’umido, disfarvi degli odiosi e inquinanti sacchettini, soprattutto adesso che fa caldo. E’ anche facile tra trasportare per portarla al mare, in montagna, in campagna, in camper…insomma per portarla sempre con voi!.
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