Plant crossing, che passione (green!)

Il plant crossing (o scambio di piante) è un evento divertente e stimolante in cui gli appassionati di giardinaggio, e coltivazione, si incontrano per scambiare semi, bulbi, rizomi e talee di piante che possiedono e desiderano diversificare o arricchire il proprio giardino. Una passione, sempre in crescita, che unisce sempre più persone che in questo modo hanno una grande opportunità non solo per barattare piante, ma anche per socializzare con altre persone, cosa che ha sempre il suo grande valore, soprattutto di questi tempi.

L’organizzazione di un plant crossing da parte dei green lovers, fenomeno sempre più diffuso in Italia, può essere abbastanza semplice. Innanzitutto, è necessario avere in mente l’obiettivo… si vogliono creare nuove varietà ibride? Si vogliono scambiare semi o talee per arricchire la propria collezione? Poi bisogna trovare un luogo adatto dove ospitare l’evento, come ad esempio un parco pubblico o un’area verde. In seguito, bisogna stabilire una data e una fascia oraria. È importante promuovere l’evento attraverso i social network o i forum di giardinaggio, in modo da attirare il maggior numero di partecipanti possibili. Senza dimenticare di usare il sistema più antico del mondo: il passaparola ☺ Spargere la voce tra amici e conoscenti, sarà utilissimo per aumentare il numero dei partecipanti.

Voi ne avete mai organizzato uno? Scrivetecelo nei commenti e dateci qualche suggerimento 😉

Prima dell’evento si devono fissare le regole per lo scambio di semi, talee e piante. Ad esempio, si può stabilire che ogni partecipante deve portare una quantità specifica di semi o talee da condividere con gli altri. È anche fondamentale predisporre tutti i materiali necessario come supporti per le piante, tavoli, cassette di legno o altro…le etichette per identificare le varietà, vasi o contenitori per le talee e i semi, e strumenti come forbici o coltelli e tutto ciò che serve per svolgere al meglio lo scambio ☺

Durante l’evento, ogni partecipante porterà ciò che desidera scambiare. È importante presentare piante sane e di buona qualità, che non abbiano malattie o parassiti che chiaramente sarebbero di difficile scambio. Inoltre, chi prende parte allo scambio deve poter fornire tutte le informazioni necessarie, come il nome botanico, il tipo, il ciclo di vita e tutto ciò che serve per la coltivazione. Gli amanti del green sanno benissimo quanto sia utile essere a conoscenza anche del tipo di terreno, il tipo di esposizione necessaria, le cure per mantenere piante sane e forti.  

A proposito di informazioni relative a quanto ciascun partecipante porterà, è utile sapere che è possibile anche organizzare sessioni informative, in cui coloro che hanno anche delle informazioni da condividere, possono offrire utili consigli sulla coltivazione delle piante. Un’idea potrebbe essere quella di preparare una sorta di scheda tecnica relativa a ciò che si vuole condividere.

Le piante più scambiate durante il plant crossing dipendono dalle preferenze personali dei partecipanti e dalle condizioni climatiche nella zona in cui si svolge l’evento. Tuttavia, ci sono alcune piante che sono molto popolari durante questi eventi, tra cui:

  1. Piante ornamentali: fiori, arbusti, piante rampicanti e piante perenni che possono essere utilizzate per decorare il giardino.
  2. Piante aromatiche: basilico, rosmarino, timo, menta, salvia, prezzemolo che possono essere utilizzate in cucina o per profumare l’ambiente.
  3. Frutti e verdure: semi di ortaggi tra cui pomodori, cetrioli, melanzane, peperoni, zucchine e semi di frutta come fichi, melograni, lamponi, bacche e uva.
  4. Piante succulente e cactus: piante più esotiche come i cactus, piante grasse e piante subtropicali che possono essere introdotte come nuove specie per un giardino o terrario.
  5. Piante indigene: semi o piantine di piante indigene della zona, che possono contribuire alla conservazione della biodiversità locale. Oppure qualche bulbo portato dall’estero…

Voi quali portereste a un plant crossing?

Non dimenticate di documentare il plant crossing: scattate foto delle piante, delle persone coinvolte e dei momenti salienti dell’evento. Questo permetterà di conservare i ricordi e condividerli con gli altri partecipanti in seguito. Così com’è altrettanto consigliato mantenere i contatti dopo il plant crossing  con chi è intervenuto…così da condividere la crescita! 

Si potrebbe anche predisporre un piccolo questionario per raccogliere opinioni e recensioni sull’evento per migliorare eventualmente nelle organizzazioni future.

Noi un suggerimento per chi vuole organizzare un plant crossing lo abbiamo! Portare stampato il nostro ricettario green oppure suggerire di scaricarlo a un prezzo simbolico!

Si tratta di un utilissimo vademecum dei bisogni più comuni delle piante che abbiamo in casa e i segreti per porvi rimedio in modo naturale!

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Buon plant crossing a tutti!



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