Sabato scorso, il 5 Giugno, si è celebrata l’ennesima giornata mondiale. Quella dell’ambiente. Forse la più importante, tra tutte quelle istituite e che crescono come funghi man mano che il tempo passa. Perché diciamoci la verità, ci sono più giornate mondiali che giorni dell’anno e alcune volte, nell’esagerazione, si rischia di perdere l’importanza di alcuni temi che si celebrano proprio in questi appuntamenti. Avremmo potuto scrivere questo articolo sabato stesso, ma volutamente lo scriviamo e pubblichiamo come di consueto all’inizio della settimana, per evidenziare e ribadire che la giornata mondiale dell’ambiente non è solo il 5 Giugno, ma è per noi e dev’essere per tutti, tutto l’anno.
Quando Hemingway affermava: “la Terra è un bel posto e vale la pena lottare per lei”, ha ribadito una sacrosanta verità che non si può ridurre ad un giorno dedicato, ma che deve diventare un mantra per tutti senza limiti di spazio né di tempo.
Sono stati scritti tantissimi articoli, messi in onda programmi televisivi dedicati, eventi on-line di ogni genere e sorta, il Corriere della Sera per il secondo anno consecutivo, è diventato green per l’occasione.
Grande importanza è stata data dunque sul tema, quest’anno più che mai – da quando è stata istituita nel 1972 dall’ONU.
Lo scopo lo sappiamo, è quello di ricordarci che ognuno di noi può fare qualcosa per essere parte del cambiamento di cui la Terra ha bisogno.
Il tema di quest’anno è “il ripristino degli ecosistemi” con l’obiettivo di fermarne i danni inflitti e lo slogan “Reimmagina, Ricrea, Ripristina”, ci invita a pensare che questo è il nostro momento, che non possiamo tornare indietro nel tempo, ma che possiamo piantare alberi, rendere il più eco possibili le nostre città, rinvigorire i nostri giardini, coltivare orti, cercare di cambiare la nostra alimentazione, tenere il più puliti possibile le spiagge e gli Oceani. Possiamo insomma dare il nostro contributo con il focus puntato sulla sostenibilità. A questo proposito, interessante l’iniziativa della Fondazione Barilla che ha lanciato un gioco digitale educativo sull’alimentazione sostenibile “We Food, the Planet” per sensibilizzare il nesso tra cibo e clima, dato che solo un giovane italiano su tre, è a conoscenza di questa importante relazione.
Una ricerca condotta dal Museo del Risparmio tra i ragazzi nella fascia di età 13-18 anni, ci fa comunque ben sperare, dato il quadro molto positivo che ne emerge: una visione positiva e concreta, una generazione sensibile e abituata a ragionare in termini di sostenibilità, sia per quanto riguarda quella ambientale, sia quella economica per la gestione del denaro. Soprattutto c’è un’ampia conoscenza del problema del riscaldamento del pianeta e un diffuso impegno individuale per ridurre lo spreco di risorse naturali.
Della serie educhiamoli fin da piccoli 😃 Ma piccoli, giovani o non più giovani tutti, come dicevamo prima, possiamo mettere in atto piccole azioni concrete per preservare il nostro bellissimo Pianeta ogni giorno per vivere meglio.
Noi vi diamo le nostre tips, ma aspettiamo anche i vostri suggerimenti, come sempre!
- Mangiare cibo km zero quanto più possibile, riducendo carne e latticini* e incrementando il consumo di frutta e verdura
- Coltivare l’orto (abbiamo già parlato di quanto possa essere importante coltivare un orto) anche piccolo sul balcone, oppure cercare uno spazio condiviso
- Risparmio energetico: spegniamo le luci e acquistiamo elettrodomestici che hanno un basso consumo energetico
- Usare trasporti sostenibili: per quanto possibile ovviamente, utilizzare meno la macchina e di più la bicicletta e i mezzi di trasporto pubblici
- Consultare ecomappa.greenpeace.it per scoprire a che punto è la costruzione green della città in cui vivete
- Fare la raccolta differenziata: facendo attenzione agli imballaggi dei prodotti prima di acquistarli, in modo da scegliere le confezioni più facili da riciclare. Quando possiamo, acquistiamo prodotti sfusi al mercato o nei negozi dedicati.
- Gestire in modo appropriato la raccolta dell’umido, tenendo conto di tutti i disagi e complicazioni legati alla gestione comunale, che possono essere risolti con una compostiera o meglio ancora con la nostra SmartCara, l’essiccatore di rifiuti alimentari che diventerà un must per tutti coloro che non hanno voglia, tempo e spazio per fare la compostiera.
- Ridurre gli sprechi, controllando le etichette e tenendo ben a mente “rifiuta, riduci, riutilizza, ricicla”
* Come affermato dalla FAO, «l’evidenza suggerisce che il settore dell’allevamento è la più importante fonte di inquinanti delle acque, principalmente deiezioni animali, antibiotici, ormoni, sostanze chimiche delle concerie, fertilizzanti e fitofarmaci usati per le colture foraggere e sedimenti dai pascoli erosi. Inoltre, Secondo calcoli della FAO la produzione di un solo chilo di latte comporta una emissione di 2,4 kg di CO2 equivalenti. Un altro studio ha stimato che la produzione di un chilogrammo di manzo causa una emissione di gas serra e altri inquinanti maggiore di quella che si ottiene guidando un’auto per tre ore e lasciando nel frattempo accese tutte le luci di casa.
Noi di Purehomeideas ci sentiamo perfettamente inseriti in quest’ottica di circolarità e sostenibilità, con i nostri elettrodomestici pensati in una logica per la salvaguardia dell’ambiente.
Non solo con SmartCara, ma con tutta la nostra gamma, sempre in evoluzione, sempre a tutela del benessere di tutti, Pianeta compreso.
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A presto!