Abbiamo avuto tutti qualcuno che ci ha fatto il gioco del nasino da bambini, non è vero?! Ci è stato rubato simbolicamente con un trucchetto simpatico, ma che spesso ha scaturito reazione controverse al di là della sensazione di essere stati ingannati.
Guai a toglierci il naso eh! Già da piccoli infatti ci è servito per riconoscere tanti odori, tanti profumi, in primis quello della mamma.
Evidentemente fin dall’infanzia ce lo volevamo tenere stretto visto che inconsciamente sapevamo già che il senso dell’olfatto è il senso perfetto 😀, perché ci aiuta a capire situazioni pericolose per esempio, ma anche perché le emozioni legate agli odori, sono alla base del processo di apprendimento – come sostiene la scienza.
Il nostro naso ci fa sentire odori, profumi, puzze, vapori nocivi; grazie a lui respiriamo l’aria che ci circonda: poco importa se dal punto di vista estetico è bello o brutto, grande o piccolo… ciò che conta è che con il naso possiamo individuare ben 10 mila categorie di odori differenti!
E ciò che rende ancor di più il nostro naso prezioso per tutti noi, è il fatto che grazie all’olfatto possiamo attivare una sorta di “ricordo interno” che ci fa rivivere incredibilmente situazioni passate della nostra esistenza. Possiamo attivare la memoria olfattiva, aprire cassetti che avevamo chiuso e che riapriamo in modo più o meno vigoroso a seconda dell’importanza della situazione in cui abbiamo percepito quel certo odore o profumo.
Non per niente Marcel Proust sostiene che “l’odore e il sapore delle cose rimangono a lungo depositate, pronte a riemergere” in qualsiasi momento; uno studio della Rockefeller University di New York ha dimostrato che le persone possono ricordare il 35% di quanto annusano, rispetto a solamente il 5% di ciò che vedono, il 2% di ciò che sentono e l’1% di quello che toccano; l’esperto di profumi Fred Dale ha constatato la superiorità della memoria olfattiva in una serie di esperimenti: mentre la memoria visiva perde il 50% della propria intensità dopo 3 mesi, i ricordi legati alla sfera olfattiva perdono solamente il 20% della propria intensità anche dopo un anno.
Le memorie olfattive dunque ci fanno rivivere tante situazioni, tanti ricordi, tanti momenti più o meno lontani, molteplici emozioni più o meno piacevoli. E delle volte ci fanno anche tornare bambini!
Noi ci ricordiamo l’odore dell’ascensore della casa della nonna quando si andava la domenica a pranzo, il profumo dell’olea fragrans nel giardino di un’amica in Primavera, la puzza di un cibo bruciato da nostra madre, non sempre attenta in cucina, quando rientravamo da scuola, il profumo dell’olio solare mentre passavamo le ore in spiaggia a rosolarci al sole.
L’odore della plastica ci fa venire in mente quelle “orrende” ciabattine che dovevamo usare sugli scogli; il profumo della cera tutti i momenti in cui abbiamo imbrattato fogli (e muri!) con i pastelli! Una puzza più o meno chimica ci riporta al Crystal Ball, con cui abbiamo giocato facendo enormi bolle colorate…
E voi che ricordi avete? Quali odori e profumi vi riportano nel passato? Scrivetecelo nei commenti 😉
Tornando con i piedi per terra 😛 vogliamo darvi qualche consiglio nel nostro stile, per eliminare svariati cattivi odori (altri rispetto a quelli che vi abbiamo dato nell’articolo del 7 Dicembre) e creare piacevoli profumatori per l’ambiente!
- L’argilla espansa o del bicarbonato possono togliere l’odore della lettiera del gatto.
- Una ciotola di bicarbonato di sodio può essere utilizzata anche per deodorare il frigo e la scarpiera.
- L’argilla espansa può servire anche nel bidone della spazzatura (ma con SmartCara gli odori dei rifiuti organici svaniscono!).
- I quotidiani inseriti dentro le scarpe bagnate assorbono gli odori.
- L’estratto di vaniglia può eliminare l’odore fastidioso della muffa che a volte si sviluppa nei mobili che sono spesso chiusi.
- Due cucchiai di bicarbonato uniti a 400 ml di acqua calda e 10 gocce di un olio essenziale a scelta, sono un’ottima soluzione per deodorare le camere.
- Il tè verde è un ottimo alleato per profumare la casa: con acqua calda, succo di limone e due cucchiai di foglie di tè verde essiccate si prepara una soluzione che, una volta raffreddata, può essere vaporizzata in casa.
- Con le bucce d’arancia o di limone possiamo profumare gli ambienti, semplicemente immergendole nella vaschetta dell’umidificatore dei caloriferi riempita per metà di acqua.
- E se oltre all’acqua (mezzo litro), usiamo la vodka 😉 (ne basta un cucchiaio) con olii essenziali di lavanda e pompelmo (15 gocce del primo e 10 del secondo), avremo un deodorante molto sofisticato e piacevole da spruzzare!
- Ultimo ma non ultimo… scoprite la nostra gamma di filtri al Plasma, che non solo eliminano gli odori, ma migliorano la qualità dell’aria!
A presto e Buon Anno di PUREMAGAZINE!