L’arte dell’upcycling

“Del maiale non si butta via niente” si dice… Ma oggi non parliamo né di cibo né di maiali, bensì del fatto che è di moda non sprecare nulla, non solo del maiale. 

Infatti, in questo momento è tanto in voga l’upcycling, arte in trend grazie alla quale non si getta niente, ma si riscopre il valore degli oggetti e degli abiti dando loro una nuova vita, migliore di quella precedente. 

Dopo aver letto questo articolo si potrà far parte di quel famoso programma “Sepolti in casa” perché vedremo quello che volevamo buttare da un punto di vista differente. Scherzi a parte, si vedranno vantaggi inesplorati che faranno la differenza.

Cos’è l’upcycling

Alla base dello sviluppo dell’upcycling troviamo una maggiore consapevolezza per l’ambiente unita all’attuale congiuntura economica, che va a modificare il comportamento dei consumatori e rende necessario sempre più ottimizzare processi e porre un’attenzione sempre maggiore ai costi.

Upcycling, tendenza del momento come abbiamo detto, letteralmente significa ‘riciclare meglio’ o ‘recupero migliorativo’: materiali di scarto, tessuti e oggetti destinati ad essere buttati vengono trasformati in nuovi oggetti, magari con funzionalità differenti, che acquisiscono un valore maggiore di quello vecchio, in origine. In questo modo non solo ci si diverte a creare e ricreare per passione, ma si prolunga il ciclo di vita di una cosa con evidenti benefici per l’ambiente in primis. In aggiunta a ciò, si vanno a realizzare beni dall’importante valore etico oltre che estetico che quindi avranno una vita con più valore, anche emotivo.

Differenze con il recycling

L’upcycling termine dunque che riassume una moda sempre più in voga sia tra privati, tra grandi designer e testimonial del tessile, sia tra le aziende, è quindi molto diverso dal recycling, ovvero il riciclo, il cui obiettivo a volte è quello di far tornare in qualche modo un oggetto alla stessa funzione iniziale, perdendo comunque valore. Sebbene entrambe le pratiche siano virtuose, trasformare i rifiuti di un oggetto, nel prodotto originale da riutilizzare, per esempio bottiglie di vetro che tornano a diventare nuovo vetro per bottiglie, significa riciclare. 

L’upcycling, invece, significa proprio riutilizzare gli oggetti per creare un prodotto nuovo, diverso sia nella forma che nella funzione, di maggiore qualità, reale o percepita. Possiamo parlare di upcycling non solo per l’arredamento e i vecchi mobili, ma anche per i vestiti. Quindi l’upcycling, non è solo riciclo ma è soprattutto la valorizzazione di un materiale di scarto, che terminato un ciclo di vita torna ad essere un altro oggetto con un altro scopo che lo rende forse più utile, più interessante ma sicuramente anche più bello.

Vasi realizzati con bottiglie di plastica

Voi avete realizzato qualche trasformazione di upcycling? 

Scrivetecelo nei commenti!

Vantaggi dell’upcycling

  1. Evitare gli sprechi 

Senza dubbio uno dei maggiori vantaggi dell’upcycling è quello di “salvare” oggetti che altrimenti sarebbero stati buttati, dando loro una seconda vita. Pensate che esiste a questo proposito un termine giapponese, mottainai che significa proprio “rammarico per uno spreco”.

  1. Unicità 

Se consideriamo la modalità più “casalinga” e fai da te dell’upcycling, dare una nuova vita a un oggetto significa anche creare qualcosa di completamente unico.

  1. Risparmio 

L’energia richiesta per creare un nuovo prodotto è nulla o bassa: infatti spesso si tratta di processi semplici, artigianali ed economici. Se pensiamo ai vestiti per esempio, non siamo più abituati a intenderli come un bene duraturo, che ci accompagna per anni e che possiamo, perché no, passare alle future generazioni. Se ridiamo loro una nuova vita e li rivalorizziamo possono cambiare aspetto e utilizzo e renderci felici. Pensiamo a un paio di jeans che possono essere trasformati in una borsa; la stessa cosa se pensiamo a dei tronchetti d’albero che possono diventare sgabelli per un salotto in taverna.

Dal privato alle aziende 

L’upcycling è nato come pratica domestica, legata al singolo individuo. È facile in internet trovare molti siti che spiegano come trasformare il cestello della lavatrice in un tavolino per il salotto, oppure come creare un divano utilizzando un pallet. Tuttavia anche molte aziende recentemente hanno abbracciato questa filosofia. 

Ci sono tanti casi di aziende che stanno facendo upcycling, ad esempio Ferrero ed Alessi, che hanno dato vita al Nutella Clock. Si tratta di un orologio per Alessi che va ad incastrarsi perfettamente in uno dei contenitori più grandi di Nutella: il tappo Alessi potrà essere applicato direttamente sul barattolo una volta finito e ripulito. 

Noi siamo molto interessati a questa forma d’arte perché rientra in una logica di economia ambientale, sostenibilità, circolarità e risparmio: tutti valori che sono nel nostro DNA.  

Per questo motivo a breve lanceremo un progetto molto simile all’upcycling che permetterà di trasformare un elettrodomestico già presente nelle vostre case in un nuovo prodotto dalle caratteristiche e performance uniche e un valore decisamente superiore di quello precedente! 😉

Quindi …. stay tuned, e a presto!

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