Vi ricordate quando si poteva andare al cinema? Il rituale dei pop-corn o delle caramelle gommose e una poltrona prenotata, più o meno comoda, per vedere un film sul grande schermo.
Uno spazio di vita onirico, buio e silenzioso in cui siamo andati, e torneremo ad andare 😀, per vivere un’esperienza, per condividere emozioni date da un racconto per immagini.
Vivere sul grande schermo le avventure degli attori che diventano anche le nostre, immedesimarsi negli stessi e piangere, ridere, avere picchi di adrenalina, anche quando stiamo guardando un film di animazione (che tra parentesi sono sempre più prodigiosi in quanto a tecnica).
E poi il piacere di commentare all’uscita ciò che si è visto insieme, quando ci si riappropria della dimensione della realtà esterna che si è persa per tutta la durata del film.
Perché quando questo finisce in effetti pian piano torniamo con i piedi per terra con la consapevolezza che la vita non è un film. Ci è venuta in mente la canzone di J-Ax “La vita non è un film” che nel titolo per l’appunto riporta una verità indiscutibile, ma che nel testo ne dice un’ altra altrettanto assoluta
…ma ci credevo in una vita come al cinema…
A noi questa frase apre una finestra proprio su quanto il cinema ci faccia credere in una vita diversa dalla nostra: non che necessariamente ci debba dispiacere quella che abbiamo, ma sognare in grande piace a tutti, cambiare scenario per un paio d’ore anche, vedere posti nei quali magari non andremo mai, tornare in epoche passate, scoprire mondi possibili o inventati.
Anche se il mondo della cultura è in crisi già da prima della pandemia e andare al cinema fosse interesse di sempre meno persone, questa condizione che stiamo vivendo fa al contrario ricordare quanto invece ci manchi scegliere un film e uscire di casa per andarlo a vedere, mettere in scena un evento del quale vogliamo essere protagonisti da soli o insieme ad altri, sbuffare e dire sssssshhhhh quando qualcuno in sala disturba.
Il grande schermo è oggi ahimè un mondo lontano ma è un dato di fatto che possiamo vivere ugualmente quel caleidoscopio di emozioni di cui abbiamo parlato santificando ☺ Netflix, Amazon Prime Video, Disney Plus, Sky e tutto lo streaming possibile e immaginabile. Non a caso si parla di un incremento del 50% degli abbonamenti già in essere già da prima della Pandemia (fonte), che evidenzia una rivoluzione in atto che si è solo intensificata.
Grazie a queste piattaforme possiamo accedere a infiniti contenuti ovunque ci si trovi, con lo smartphone, il tablet, il pc o la televisione nel salotto di casa nostra, comodamente seduti sul divano. Scegliamo di essere spettatori in modo diverso, ma pur sempre autentico, guardando oltre ai film, le tanto amate serie TV.
Quest’ultime sono diventate un must, un appuntamento imperdibile che ci tiene incollati allo schermo di settimana in settimana in modo rassicurante, che ci fa affezionare a una dimensione straordinaria nell’ordinario, creando un pathos più duraturo nel tempo, tessendo un forte legame tra noi spettatori e i personaggi. Grazie a espedienti narrativi, impossibili per i film, come i plot twist e i cliffhanger (colpi di scena e picchi di tensione), siamo coinvolti in modo rapido e veniamo fidelizzati e traghettati nell’episodio successivo in modo naturale. Addirittura alcune serie hanno modificato l’iter narrativo per puro “fan service” – come è successo in “Games of Thrones”, tanto è forte l’ingerenza dello spettatore nella sceneggiatura.
Che siano mini o infinite…. che abbiano più di due stagioni o una soltanto, le serie TV fanno ormai parte del nostro quotidiano, anche se sarebbe meglio dire, soprattutto per i giovani, del nostro “notturno” 😅.
C’è infatti chi riesce a finire una stagione in una notte intera, divorando episodi su episodi anziché cadere tra le braccia di Morfeo 🥱… in questo caso si parla di binge watching, quando si guardano gli episodi senza sosta, superando di gran lunga il tempo dedicato solitamente.
Dovremmo fare un po’ di attenzione per evitare che le serie tv creino dipendenza, come accade per i video giochi…E ricordiamo che la nostra teledipendenza oltre alla nostra salute, nuoce anche all’ambiente: uno studio della ONG Shift Project dimostra come le nostre attività on-line, sia tramite smartphone, tablet o pc, inquinino complessivamente più dell’intera industria aeronautica.
Chi ci segue sa quanto teniamo al nostro pianeta: preservarlo il più possibile fa parte della nostra mission ed i nostri prodotti rispecchiano questa filosofia.
A proposito di benessere, le serie TV che in questo periodo sono piaciute e stanno piacendo di più, spopolando, sono per citarne alcune The Crown, La regina degli scacchi, Bridgerton, Lupin, The Good Doctor, Modern Family, Peaky Blinders. Ovviamente dipende dai gusti, dal genere che si preferisce e da tutta una serie di fattori più o meno soggettivi…voi quale serie tv avete adorato o state seguendo? Scrivetecelo nei commenti, sarà bello scoprirne alcune che magari non avevamo considerato 😉
E le recensioni sulle serie e sui film si sprecano sui social: IG, Facebook, Pinterest sono affollati di citazioni, commenti, critiche di questo mondo che ci fa stare così sospesi, in un momento in cui tutti vogliamo evadere e tornare alla totale libertà, in cui vogliamo condividere ciò che pensiamo, cosa ci è piaciuto e perché, anche con chi conosciamo solo in rete.
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