I ritardatari sono più ottimisti…

È capitato a tutti di essere in ritardo o di conoscere persone che sono perennemente in “lotta con l’orologio”, con lo stare al passo con il tempo che scorre.

Tendenzialmente le persone che sono sempre in ritardo pare siano le più ottimiste, visto che sono convinte che bastino cinque minuti per arrivare da qualche parte, per fare una commissione o per gestire questioni lavorative o di ménage familiare. Questa vena positiva dell’aspetto legato al ritardo, viene rivelata da una ricerca fatta dal Dott. Salvatore Di Salvo, psichiatra e presidente dell’Associazione per la ricerca sulla depressione di Torino, e pubblicata sulla rivista scientifica Airone. Le persone che non riescono ad arrivare puntuali ad un appuntamento non sono quindi più da condannare. A loro è associato un profilo psicologico tutt’altro che riprovevole: come anticipato, sono degli ottimisti e degli entusiasti, prendono la vita con calma e soprattutto non si fanno travolgere dall’ansia. 

Ma la realtà è che chi arriva in ritardo, può causare disagi, problemi sociali e lavorativi… attenzione dunque!

I maldestri dell’orologio 

Siamo di fronte alla categoria dei cosiddetti maldestri dell’orologio, così vengono definiti in rete catturando una citazione da un romanzo, coloro che non vivono troppo bene il rapporto con il tempo. Il tempo scorre inesorabilmente per tutti senza pietà e anche chi non è “contemplato” in questa categoria vive questo aspetto con un po’ di malessere…. Si sa crescere e invecchiare disturba ciascuno di noi, anche se lo scorrere del tempo ci rende più consapevoli, più responsabili e ci fa raggiungere man mano degli obiettivi che nel corso della vita ci prefiggiamo.

A parte questa digressione un po’ filosofica 🙂, nella categoria dei maldestri dell’orologio ci sono i ritardatari cronici: coloro che perdono il controllo sul tempo reale. Sono persone che si perdono via, si dilungano, posticipano gli appuntamenti proprio perché non hanno una concezione del tempo concreta.

Il Bianconiglio e Alice nel Paese delle Meraviglie: un esempio della duplice percezione del tempo.

A proposito di percezione del tempo, sempre prendendo spunto dal web, ci sembra appropriato far riferimento ad Alice nel Paese delle Meraviglie e ai suoi personaggi. Infatti uno degli stereotipi di ritardatari cronici è rappresentato da Bianconiglio e il suo orologio nel panciotto. Il Bianconiglio infatti, sgranando i grandi occhi rosa diceva tra sé e sé: “Povero me, povero me, arriverò troppo tardi!” e dopo aver estratto un orologio dal taschino del panciotto, e avergli dato una furtiva occhiata, affrettava il passo ancor di più.

Questo personaggio incarna molto bene la figura dell’adulto di oggi, ossessionato dal tempo.

Bianconiglio è giudicato negativamente da Alice che, invece, rappresenta la nostra parte bambina, che vede nell’orologio un’intrusione estranea ed ostile, dato che il suo tempo interiore dovrà adeguarsi a quello esterno definito dall’adulto.

E voi siete più Bianconiglio o Alice? Come vivete il tempo? Scrivetecelo nei commenti 😉

Ritardatari cronici versus precisi ad oltranza 

Tra i ritardatari cronici, ci sono dei sottogruppi tra cui per esempio i “ritardatari stabilizzati”, ossia coloro che arrivano sempre in ritardo di 10 o 15 minuti. I motivi di questo ritardo stabilizzato possono essere di diversa natura, la principale è l’incapacità di organizzarsi in modo adeguato per pianificare tutto ciò che si ha in mente. Ci sono poi delle ragioni che sfiorano la sfera psicologica che non trattiamo perché riguarda questioni per l’appunto più personali. 

Ci sono poi gli egoisti che difficilmente rispettano il prossimo non curandosi del ritardo; quelli che arrivano in ritardo per motivi esterni dovuti a un imprevisto e quelli che prima abbiamo definito ottimisti che hanno questa forma mentis per cui considerano il tempo in modo così relativo che non è più la persona ad inseguirlo ma è il tempo stesso ad adeguarsi al loro ritmo.

Dal lato opposto a queste diverse sfumature di ritardatari, ci sono i precisi ad oltranza: non perdono un colpo, anzi un minuto ☺, sono super precisi e delle volte arrivano perfino in anticipo. La pignoleria che contraddistingue questo genere di persone diventa un vero e proprio stile di vita in cui il bisogno di precisione viene estremizzato. Il pignolo diventa addirittura schiavo dell’orologio, ponendosi quindi in contrapposizione al ritardatario che non sente la necessità di controllare il tempo né i ritmi che scandiscono i diversi impegni.

Anche in questo caso siamo curiosi di sapere in quale delle due categorie vi collocate…

Qualche consiglio per essere puntuali… conservando l’ottimismo

Ci sono diversi suggerimenti che possono aiutare a non essere in perenne ritardo… mantenendo però l’entusiasmo che caratterizza il ritardatario cronico.

  • Prepararsi in anticipo, anche organizzando la sera prima il necessario per il giorno seguente
  • Impostare due sveglie, una delle quali può aiutare a scandire il momento giusto per uscire
  • Organizzare bene l’agenda senza sovrapporre gli impegni e in modo da gestire gli imprevisti
  • Pensare al danno che si provoca agli altri in termini di tempo e a sé stessi in termini di affidabilità e credibilità
  • Allontanare le distrazioni
  • Cercare di dormire bene per affrontare la giornata con più grinta
  • Considerarsi già in ritardo in partenza, anche se non lo si è, spostando in avanti l’orologio di 5/10 minuti 

In questo periodo oltre agli impegni quotidiani di routine, ci sono anche tutti i preparativi per il Natale e le feste: cosa preparare per i vari pranzi e le cene? Chi invitare? Come addobbare la tavola e la casa? Per non parlare dei regali…ogni anno ci armiamo di buoni propositi per anticipare gli acquisti dei regali di Natale, magari comprandoli durante il corso dell’anno (i più bravi lo fanno!) così da non dover fare la famosa corsa ai regali che è motivo di stress e di ansia, ma spesso ahimè si arriva comunque all’ultimo minuto. Tutti desideriamo avere idee regalo per il Natale che vengano apprezzate da chi le riceverà, che esprimano appieno i nostri sentimenti o rappresentino quel pensiero che abbiamo rivolto a una determinata persona. 

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