Di 28 ce n’è uno…

“Trenta giorni ha novembre con april, giugno e settembre, di ventotto ce n’è uno, tutti gli altri ne han trentuno”

Ultimamente qualcuno ha aggiunto tranne gennaio che ne ha 91 visto che il primo mese dell’anno è sempre in salita e difficile da affrontare 😀 

Grazie alla filastrocca che abbiamo imparato da bambini, è facile ricordare che il mese di febbraio è più breve degli altri, essendo l’unico a contare 28 giorni, che diventano 29 solo negli anni bisestili, ovvero ogni 4 anni. 

Ci sono state però delle eccezioni: nel 1712 in Svezia infatti c’è stato un 30 febbraio, e nel 1930 e nel 1931 anche in Unione Sovietica si contarono 30 giorni a febbraio a causa di alcuni errori di calcolo.

Il secondo mese dell’anno ha ancora un’altra particolarità… Ma qual è il motivo di questa «anomalia»? Scopriamola insieme.

Febbraio non esisteva

Secondo il primo calendario romano, detto di Romolo, l’anno aveva solamente 10 mesi e febbraio non esisteva: da marzo sino a dicembre dunque con 304 giorni: il primo (Martius), periodo in cui si dava il via alle coltivazioni, e l’ultimo (December), che significa per l’appunto decimo mese dell’anno.

Questo perché i romani consideravano il periodo invernale poco rilevante sia dal punto di vista bellico che agricolo. I primi quattro mesi dell’anno (da marzo a Giugno) erano poi dedicati alle divinità Marte, Afrodite, Maia e Giunone.

Da 10 a 12 mesi

Ma quando si passa da 10 a 12 mesi? Il calendario cambia quando nel V secolo a.C., il secondo dei sette re di Roma, Numa Pompilio, decide di aggiungere alla fine dell’anno i mesi di Ianuarius e Februarius. In particolare, il nome del primo dei due deriva dell’importante dio Giano, bicefalo rappresentante di passato e presente, così come inizio e fine. Febbraio era invece il mese del februare, ovvero della “purificazione” o “rimedio agli errori”, con importanti rituali di purificazione in onore della divinità etrusca Februus e della dea romana Febris, i quali riti avevano il loro culmine il giorno 14. Tale ricorrenza pagana sembrerebbe poi essere confluita nel culto cristiano in onore a Santa Febronia, poi soppiantata da San Valentino e trasferita al 25 giugno.

Anche ai giorni nostri, a febbraio, secondo il rito cristiano, inizia la quaresima con il mercoledì delle ceneri che pure rappresenta un atto di purificazione attraverso la penitenza.

Dopo le due aggiunte, ecco che l’anno comincia col mensis Ianuarius, con un totale di 355 giorni distribuiti in mesi lunari. Questa suddivisione del calendario lunare, tuttavia, non si allinea col ciclo stagionale, creando non pochi scompensi, motivo per il quale si decise di aggiungere ogni tanto un mese “di mezzo”, il mese intercalare, i cui giorni variavano a seconda di quanti ne servivano per chiudere l’anno. 

È evidente che il sistema era poco pratico, tanto che fu messo a posto con il calendario Giuliano da Giulio Cesare che, dopo un soggiorno in Egitto, capì che era meglio basarsi sul ciclo solare e non su quello lunare. Si iniziò a contare gli anni dal primo gennaio (anziché dal primo marzo) e venne introdotto l’anno bisestile al posto nel mese intercalare.

Il numero annuo totale dei giorni è così stabilito per 365 e l’eccedenza di 6 ore venne così assorbita aggiungendo un giorno in più a febbraio, ogni 4 anni. 

L’anno di 366 giorni fu detto bisestile, perché quel giorno complementare doveva cadere sei giorni prima delle calende di marzo (facendo raddoppiare il 23 febbraio), e chiamarsi così bis sexto die ante Kalendas Martias (= nel doppio sesto giorno prima delle calende di marzo).

29 giorni ogni 4 anni

Il motivo per cui febbraio ogni 4 anni ha 29 giorni è puramente astronomico. Infatti, nella sua rotazione attorno al suo asse il nostro pianeta impiega 365 giorni e 6 ore per concludere il suo percorso. Per questo, le 6 ore che avanzano ogni anno contribuiscono, ogni 4, a formare un giorno intero, da aggiungersi a febbraio. 

Se ancora oggi gli anni bisestili sono considerati funesti, anno bisesto, anno funesto, anche questa volta è un retaggio delle credenze dell’antica Roma. Febbraio, infatti, era il mese in cui si celebravano i riti funebri. 

Teniamo conto che secondo alcuni fonti storiche, però, si pensa che già in origine febbraio avesse 29 giorni. L’ultimo di questi è stato poi ceduto ad agosto, altre invece sostengono che da sempre febbraio conti 28 giorni, perciò considerabile “sfortunato”, secondo la scaramanzia romana. E così è rimasto anche con la riforma gregoriana del calendario, voluta da papa Gregorio XIII nel 1582.

“Febbraio, febbraietto, corto e maledetto”

Si tratta di un antico proverbio popolare legato anche al clima stagionale e all’economia famigliare.

Anticamente, ai tempi in cui l’economia delle famiglie, appartenenti ad un ceto medio-basso, e della società era basata soprattutto sulla produzione agricola, quindi fortemente vincolate dall’esito dei raccolti, la stagione invernale, ed il mese di febbraio, soprattutto, rappresentavano un periodo di ansia e di preoccupazione dato che le provviste, messe da parte nella stagione precedente, cominciavano a scarseggiare.

In questo mese si diffuse quindi l’esigenza di sbarcare il lunario per raggiungere i mesi primaverili, durante i quali almeno i contadini potevano ricavare qualche frutto dalla terra ed il bestiame poteva rifare il pineo di erba, fieno e mangime.

Quindi, la sfortuna pare essere l’altra caratteristica che contraddistingue questo mese di cui abbiamo fatto cenno all’inizio.

Venendo al presente, sembra in effetti che questo detto ci calzi a pennello, poiché due anni fa a febbraio ci fu il paziente zero e l’inizio della pandemia, e quest’anno il 24 è iniziata ufficialmente la guerra tra Russia e Ucraina che speriamo trovi presto una risoluzione pacifica.

Però… Non dimentichiamoci che Febbraio è anche il mese dell’amore, con il giorno di San Valentino, è un periodo di grandi eventi sportivi mondiali, è il mese della leggerezza di Sanremo …

Per noi di Purehomeideas quest’anno febbraio è stato un mese carico di novità e di…ricerche, quindi vogliamo sfatare il mito del mese sfortunato, nonostante tutto.

Come sempre vi rimandiamo a dare un’occhiata alla nostra gamma prodotti www.purehomeideas.com, presto ci saranno nuove sorprese!

A presto!

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