Carnevale guarisce ogni male!

Chi di noi non ricorda le feste di Carnevale a scuola o nelle strade della città, come un momento tra i più folli della propria vita?

In Italia il Carnevale è particolarmente sentito: l’allegria e la spensieratezza delle maschere e dei carri allegorici, il rituale di chiacchiere e frittelle, la gioia del travestimento, ne fanno un evento atteso da bambini e adulti di tutte le età.

Si tratta di una festa che unisce il sacro col profano: ha origini pagane, nasce infatti da antiche feste popolari romane e greche; ma la data di Carnevale cambia ogni anno, in base a quella di Pasqua e si festeggia con sfilate e dolci tipici perché segna l’inizio della Quaresima.

Se la data è incerta, lo è anche l’origine del nome, che potrebbe significare o “carro navale”, con cui si aprivano le sfilate, oppure “eliminare la carne”, in preparazione al periodo di digiuno.

Comunque sia, l’abitudine di mascherarsi rappresenta l’evasione dalla quotidianità, la voglia di trasformarsi per un giorno in qualcun altro, calarsi nei panni del personaggio scelto dalla tradizione o inventato con grande creatività e fantasia. In passato il travestimento significava letteralmente ribaltare la società, vivere l’avventura di essere un’altra persona, ricchi e nobili travestiti da contadini e operai o viceversa; ognuno, dietro la maschera, era libero da etichette e obblighi sociali. E nel momento in cui qualcuno veniva riconosciuto, si usava dire “Ti conosco mascherina”, espressione poi usata anche metaforicamente per dire ti conosco bene, non mi inganni… E a proposito di inganni e dissimulazioni, la storia del Canevale ci racconta anche che le maschere rappresentano vizi e virtù di donne e uomini, ciascuno con i suoi pregi e difetti.

Ma chi conosce veramente l’origine delle più celebri maschere del Carnevale italiano? Sapete che quasi ogni regione d’Italia ha la propria? 

In Lombardia ad esempio, la più amata è Arlecchino, povero a tal punto da avere un vestito composto da scampoli cuciti, servitore imbroglione e infedele, irriverente ma vivace ed ottimista, goloso e innamoratissimo di Colombina, serva astuta e sempre pronta ad aiutare la sua padrona. Poi c’è Pulcinella, maschera napoletana antichissima, famosa per le sue battute pungenti e Pantalone, veneziano, che rappresenta l’avarizia, un vecchio diffidente e impiccione, al quale interessano soltanto i soldi e le donne. 

Qual è la vostra maschera preferita? E quale costume stravagante avete realizzato? Scrivetecelo nei commenti!

Al di là delle preferenze di ognuno, un antico proverbio recita “Carnevale guarisce ogni male”. Toglie ogni affanno, fa dimenticare ogni preoccupazione, certo è che purtroppo nemmeno quest’anno sarà possibile festeggiarlo secondo la tradizione.

Le manifestazioni in presenza purtroppo sono state annullate o posticipate ovunque, a Venezia, Viareggio, Putignano, Acireale, Ivrea…

Eppure, c’è chi non si è arreso e ha colto l’occasione per inventare qualcosa di nuovo, trasformare il problema in un’opportunità: dare un volto nuovo al Carnevale, in attesa che la tradizione possa riprendere il suo corso. È una bella sfida e, come tutte le sfide, è giusto coglierla.

A Venezia, per esempio, le migliaia di persone che si riversavano nelle piazze e nelle vie della città potranno seguire la festa on-line. Con eventi e servizi speciali, quest’anno sarà il Carnevale ad entrare nelle case: sul sito www.carnevale.venezia.it fino a domani tanti eventi in programma saranno in digitale.

Per gli amanti dei concorsi di bellezza, non mancherà nemmeno l’elezione della Maria del Carnevale, scelta tra 12 ragazze veneziane che sfileranno in abiti d’epoca. Proprio da questa antica festa deriva l’espressione dialettale “Maria de tola”, Maria di tolla, usata per indicare una donna che appare scialba perché non dà troppa importanza all’aspetto estetico! Ma non andiamo certo fuori tema dicendo che spesso l’apparenza, non solo a Carnevale, inganna 😉

Anche a Viareggio si è pensato ad un’alternativa e i festeggiamenti sono stati posticipati a fine settembre. Il tema sarà il “Carnevale Universale”, dedicato a tutte le tradizioni, storie e culture del Carnevale nel mondo

Non ci resta quindi che festeggiare accogliendo il Carnevale a casa nostra, omaggiandolo con i dolci della migliore tradizione. Chiacchiere, tortelli, zeppole, bugie, castagnole, l’importante è che siano fritti, come la ricetta che vi proponiamo per l’occasione: i panetti fritti di latte dolce, una delizia tipica siciliana, facile e veloce da preparare che non richiede l’uso delle uova. 

Ma…. Attenzione all’odore di fritto!!! 

Con i nostri FILTRI AL PLASMA AIRA questo problema non c’è più e dunque non poniamo limiti alla creatività…non è uno scherzo! Andate sul sito e scoprite tutti i segreti di questa vera e propria rivoluzione!

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