Diciamoci la verità, a chi non è mai capitato di non trovare più uno o più calzini messi in lavatrice, una volta che svuotiamo il cestello? Quante volte ci siamo ritrovati a cercarli disperatamente, evidentemente persi negli abissi, risucchiati da un universo parallelo?
Per ovviare a questo problema abbiamo provato a raccoglierli per lunghezza, colore, materiali; abbiamo provato a contarli prima di metterli in lavatrice… eppure tante volte la soluzione pare proprio non esserci: uno dei due gemelli non si trova più.
Non importa se a pois, a righe, lunghi, corti, se si tratta di fantasmini (beh in effetti con questi la spiegazione potrebbe essere lampante!) o di gambaletti; non importa se sono di spugna, di cotone, di lana, di nylon o di materiali sintetici. A tutti può capitare di perdersi e non trovarsi più.
Mettiamoci nei loro panni: quanto dev’essere triste entrare in coppia e uscire spaiati? Sperare fino all’ultimo che il proprio compagno di avventure sia solo in ritardo o abbia fatto un tragitto più lungo prima di uscire dall’oblò e accorgersi invece che si è rimasti da soli?
Pare una storia molto triste se vista così.
Eppure letta da un’altra prospettiva, la metafora dei calzini spaiati è un’incredibile storia d’amore e di speranza.
La Pina, personaggio famosissimo e amatissimo del mondo radiofonico, ci catapulta con il suo libro “Il Pianeta dei Calzini spaiati” in un pianeta dove i calzini, rimasti soli, si son rifugiati per trovare l’amore vero e libero, senza essere obbligati a passare tutta la loro vita accoppiati forzatamente con chi non si è scelto. Qui un calzino a pois può sposarsi con un gambaletto, e una parigina gira a braccetto con un calzino, corto, di spugna.
Una favola che mette l’accento in modo originale sul rispetto per la diversità, tematica che viene sensibilizzata anche dalla Giornata dei calzini spaiati, istituita nelle scuole da una decina d’anni e che nel 2021 è prevista per il 5 Febbraio (SAVE THE DATE!)
Anche in questo caso i calzini spaiati sono i protagonisti vincenti di un’idea nata per celebrare proprio l’importanza dell’essere diversi, ognuno con le proprie caratteristiche e talenti. Ai bambini viene insegnato quanto è importante saper convivere con il prossimo, nonostante la diversità, educandoli al rispetto per gli altri, al valore dell’amicizia e della solidarietà.
Il punto di vista è decisamente cambiato, non siete d’accordo?
Nel caso in cui qualcuno dei vostri calzini decida di scappare nel suo Pianeta, diamo una nuova vita anche a quelli rimasti orfani!
Ecco qualche idea (ce ne sono tantissime, ve ne diamo alcune) con il nostro solito spirito anti-spreco:
- Fare un fermacarte, inserendo un sasso nel calzino e tagliando la gamba (i lembi rimasti vanno poi cuciti)
- Utilizzarli come straccetti per la polvere
- Creare dei piccoli sacchetti profuma biancheria, riempiendoli di lavanda o altri fiori profumati
- Realizzare delle simpatiche marionette per i bambini, aggiungendo degli accessori di recupero (bottoni, fili di cotone, ciondoli e altro ancora)
- Rivestire diversi oggetti, come per esempio le tazze o i vasi
- Utilizzarli come deodorante per le scarpe, riempiendoli con del bicarbonato o del caffè in polvere, lasciandoli agire per tutta la notte nelle calzature.
- Fare una mascherina per dormire, semplicemente cucendoci un elastico intorno, visto che la forma del calzino si presta già molto bene a svolgere questa funzione.
Noi comunque speriamo che sempre meno calzini si perdano nel mondo e ci auguriamo che ovunque decidano di stare, stiano bene.
Sicuramente se appesi a Sciugarella staranno come dei pascià, cullati e accarezzati dai flussi d’aria che li asciugheranno in modo naturale!
Scopri Sciugarella e coccola i tuoi calzini…spaiati! 😉